Nell’organizzazione delle postazioni lavorative dei videoterminalisti è necessario prendere in considerazione molteplici variabili per costruire un contesto ergonomico volto al benessere del lavoratore. Fra questi elementi, il mouse è di primaria importanza per il posizionamento degli arti superiori e il mantenimento di una corretta postura. Esistono tuttavia moltissimi tipi di mouse che presentano relativi vantaggi e svantaggi: nell’articolo verranno illustrate le caratteristiche e le indicazioni per alcune diverse tipologie.
Perché il mouse ha tutta questa importanza?
Il mantenimento prolungato di una postura scorretta espone la persona a un maggior rischio di presentare sintomi nelle zone sollecitate. Nell’utilizzo del mouse i settori coinvolti sono spalla, avambraccio e polso. Quando si utilizza il mouse nella sua posizione abituale, a lato della tastiera, la spalla è posta in abduzione e in extrarotazione, il braccio è in leggera flessione anteriore e il polso si trova in estensione, pronazione e deviazione ulnare (figura 1).

La posizione che normalmente si assume utilizzando il mouse può comportare un aumento della pressione al tunnel carpale, alterando la funzione nervosa e aumentando lo stress muscolare, caratteristiche che predispongono ad infiammazione miotendinea.
Quando sopraggiungono queste problematiche, può essere utile considerare l’utilizzo di un mouse ergonomico e individualizzato all’antropometria della persona per ridurre il carico biomeccanico sull’articolazione.
Quali mouse?
Radwan e colleghi (2018) hanno analizzato la letteratura esistente sul tema, portando le evidenze specifiche per diverse tipologie di mouse alternativi esistenti.
Biofeedback mouse: usato per prevenire l’eccessiva estensione del polso, funziona inviando un segnale vibratorio quando il polso o la mano assumono posture a rischio. Questa soluzione si è rivelata efficace nella riduzione dell’attivazione muscolare e dei comportamenti a rischio rispetto all’utilizzo di mouse standard, con conseguente attenuazione dei sintomi muscoloscheletrici.
Rollerbar: come spiegato precedentemente, l’abduzione del braccio che si verifica posizionando il mouse lateralmente alla tastiera può essere associata all’aumento di sintomi muscoloscheletrici a spalla e braccio. Nel caso in cui si verifichi questo problema, la soluzione può essere un mouse rollerbar, agganciato al bordo inferiore della tastiera, come in figura 2. È stato visto che, da una parte, questo strumento riduce l’attività muscolare diminuendo il discomfort a spalla e braccio, ma dall’altra sembra essere di difficile utilizzo per la necessità di utilizzare alcune dita per cliccare e scorrere mentre con altre sorreggere lo strumento.

Mouse inclinato: (Figura 3) questo tipo di mouse leggermente inclinato è volto a risolvere le posizioni di pronazione dell’avambraccio e di deviazione ulnare ed estensione del polso che possono verificarsi con l’utilizzo di un mouse convenzionale, posture che si pensa possano causare problematiche a polso e avambraccio. Il mouse inclinato permette una minor pronazione dell’avambraccio e ridotta attivazione muscolare dei muscoli estensore del carpo, trapezio e muscolo pronatore.

Mouse verticale: (figura 4) similmente a quello inclinato, il mouse verticale è stato ideato allo scopo di ridurre la pressione sulla zona palmare del polso (tunnel carpale). La maggior inclinazione consente all’avambraccio di rimanere in posizione neutra, risolvendo la pronazione e la flessione anteriore del braccio, dando sollievo ad eventuali fastidi al collo e alla spalla.
È stato pertanto riscontrato che, per quanto questo strumento riduca anche la deviazione ulnare, non è sufficiente a diminuire la pressione al tunnel carpale, così come tutti gli altri modelli.

Supporti per l’avambraccio: diversi studi hanno inoltre dimostrato che i supporti per l’avambraccio, ad esempio i tappetini con rialzo, possono ridurre significativamente il discomfort agli arti superiori. Tuttavia, se da una parte riducono l’estensione del polso, dall’altra pare possano enfatizzare la deviazione ulnare se non adeguati.
Mouse standard: nonostante i benefici dei mouse alternativi, la preferenza in termini di comodità, espressa dai partecipanti agli studi analizzati, ricade sempre nel mouse tradizionale; questo indica che i lavoratori non sono inclini a modificare la loro postura abitudinaria, poiché richiederebbe loro un maggior sforzo. In aggiunta, è stato verificato che il mouse convenzionale riduce la quantità di errori e velocizza il lavoro, ottimizzando la performance.
“Allenamento” ergonomico e familiarizzazione: è anche utile, tuttavia, allenare il lavoratore all’utilizzo dei mouse. È stato dimostrato che tutti i risultati positivi dell’utilizzo di mouse alternativi erano enfatizzati se i partecipanti venivano precedentemente istruiti su come utilizzare il nuovo strumento: la forma diversa e le componenti aggiuntive rispetto al mouse standard possono portare a difficoltà nella familiarizzazione; ovviamente, se l’utente non dedica tempo alla familiarizzazione con lo strumento, tenderà a reputarlo scomodo e la sua scelta ricadrà nel mouse che utilizza abitualmente, in questo caso lo standard.
Conclusione
Come si è visto, ogni mouse presenta vantaggi e svantaggi nell’influenza sulle problematiche a spalla, braccio e polso, sulla postura e sull’attivazione muscolare.
Se l’occupazione lavorativa richiede un utilizzo prolungato del mouse con una postura incongrua protratta per lungo tempo, il mouse con biofeedback può essere utile per cambiare la posizione del polso creando dei periodi di riposo durante la giornata. Dall’altra parte, se il lavoratore manifesta patologie della spalla e dei muscoli della cuffia dei rotatori, il mouse Rollerbar può essere una soluzione per mantenere una posizione più neutra della spalla.
Se invece il lavoratore presenta sintomi di dolore derivati dal ripetuto movimento di estensione del polso, i mouse inclinati e verticali possono essere una strategia risolutiva del problema.
Al netto di tutto, se l’utente non ha alcun sintomo doloroso legato all’utilizzo del mouse standard, non è necessario cercare alternative, specialmente perché si è visto che il mouse standard aumenta la produttività e la performance lavorativa.
Tuttavia, la familiarizzazione è di centrale importanza e ha lo scopo di allenare un lavoratore all’utilizzo del mouse più appropriato per la sua condizione, grazie ai dovuti effetti positivi del training sull’efficacia dell’utilizzo di mouse alternativi.
In conclusione, l’utilizzo di mouse dal design alternativo apporta benefici specialmente se preceduto ed enfatizzato da training di familiarizzazione. Non esiste un mouse migliore, che sia maggiormente appropriato all’utilizzo di tutti e che nuoccia meno alla salute dei nostri arti superiori; la scelta del mouse deve essere eseguita considerando le caratteristiche ed esigenze individuali e lavorative.