Avere polso: anatomia, patologie ed ergonomia
Introduzione
Il polso è una complessa articolazione che connette l’avambraccio alla mano, e svolge un ruolo cruciale nella vita quotidiana e professionale degli individui. L’alto grado di precisione e versatilità nei movimenti che permette lo rende una struttura indispensabile da preservare e mantenere in salute per poter svolgere dalle più semplici mansioni quotidiane alle più sofisticate operazioni in ambito lavorativo. Tuttavia, proprio questa versatilità e il suo coinvolgimento costante in praticamente ogni azione dell’arto superiore, espone il polso a stress meccanici ripetitivi e a potenziali patologie.
In questo articolo si propone di offrire una disamina del polso, partendo dalla sua intricata anatomia, passando attraverso le patologie più comuni che lo affliggono, fino ad arrivare ad alcune strategie preventive applicabili in ambito lavorativo.
Anatomia del polso
Il polso, o articolazione radiocarpica, è una struttura che presenta alcune particolarità uniche:
Struttura ossea del polso

Il polso è composto da ben otto ossa disposte in due file distinte, disposte tra l’osso del radio e i metacarpi (le ossa che compongono il palmo della mano): Scafoide, semilunare, piramidale, pisiforme, trapezio, trapezoide, capitato, uncinato.
Queste ossa sono interconnesse da una fitta rete di legamenti che conferiscono un certo grado di stabilità all’articolazione, come i legamenti radio-carpali palmare e dorsale, che li avvolgono, come intuibile dai nomi, dal lato del palmo e del dorso della mano, e i legamenti collaterali, che stabilizzano l’articolazione lateralmente; per brevità non nomineremo tutti i legamenti del polso, ma un ultimo elemento che non possiamo non nominare è il legamento carpale trasverso, o retinacolo dei flessori, che forma il “tetto” del tunnel carpale.
Sistema muscolo-tendineo
I complessi movimenti del polso sono possibili solo da un altrettanto complesso sistema muscolo-tendineo. Inoltre, per ridurre “l’ingombro” della mano, la maggior parte dei muscoli che muovono le dita e il palmo originano nell’avambraccio, e inviano solo i propri tendini attraverso il polso. Fanno parte di questa categoria ad esempio i flessori superficiali e profondi delle dita, il flessore lungo del pollice e il palmare lungo. Anche questi tendini passano all’interno del tunnel carpale.
Nervi
I principali nervi identificabili nel polso sono il nervo ulnare, che passa lateralmente all’osso pisiforme, nel canale “del Guyon” e innerva il mignolo e parte dell’anulare, e il nervo mediano, che innerva le dita restanti e passa, indovinate un po’? nel tunnel carpale.
Tunnel carpale

Vi siete accorti di quanto sia affollato il tunnel carpale? Parliamo di uno spazio mediamente largo appena ~150 mm², in cui dovrebbero scorrere i tendini di 9 muscoli, e delimitato da strutture rigide (ossa del carpo da un lato, legamento carpale trasverso dall’altro). Circondato in questo tunnel, passa il nervo mediano. È quindi intuibile perché sia relativamente comune la sindrome da intrappolamento o compressione del nervo mediano, comunemente chiamata sindrome del tunnel carpale.
Azioni del polso
L’articolazione del polso consente movimenti su più piani:
- Flessione (80-90°) ed estensione (70-80°).
- Deviazione radiale (15-20°) e ulnare (30-45°).
Se immaginiamo di appoggiare il palmo della mano su una superficie piana e orizzontale, la flessione del polso spinge la mano contro la stessa, l’estensione solleva il palmo della mano, la deviazione radiale fa scivolare la mano dal lato del pollice, e la deviazione ulnare la fa scivolare dal lato dell’indice.
Possiamo anche ruotare la mano intorno all’asse dell’avambraccio, ma questo movimento (di pronazione/supinazione) è in realtà deputato all’azione del gomito.
Patologie comuni del polso
Come abbiamo accennato, il polso è soggetto a un importante lavoro quotidiano, che può esporlo a un elevato rischio di sovraccarico biomeccanico dovuto a fattori di rischio come movimenti ripetitivi del polso (si pensi ad esempio a operazioni di lucidatura manuale) o deviazioni estreme (ad esempio per puntare uno strumento) mantenute per lunghi periodi di tempo possono aumentare il rischio di sviluppare patologie da overuse (uso eccessivo):
Sindrome del tunnel carpale
È una delle patologie più comuni del polso, soprattutto in ambito lavorativo, in cui si stima una prevalenza del 6-7% (contro l’1-5% nella popolazione generale; Hassan et al, 2022). Può essere dovuta all’infiammazione dei tendini passanti nel tunnel carpale, all’ispessimento del legamento trasverso, ma anche ad alcuni fattori sistemici, come diabete e danno renale, o alla presenza di cisti.
La sintomatologia include sensazioni di intorpidimento, dolore e debolezza nella prensione, che si manifesta soprattutto la notte e appena svegli.
Nelle prime fasi della patologia è possibile ricorrere a trattamenti conservativi, mentre nei casi più seri si ricorre all’intervento chirurgico.
Una sindrome simile che coinvolge il nervo ulnare è la sindrome del tunnel cubitale, che, come suggerisce il nome, origina a livello del gomito, e quindi comporta sintomatologia riferita al quarto e quinto dito.
Tendinopatie
Le tendinopatie del polso sono condizioni infiammatorie o degenerative che colpiscono i tendini che attraversano l’articolazione. La più comune è la tenosinovite di De Quervain, che colpisce i tendini dell’abduttore lungo e dell’estensore breve del pollice, e le tendiniti relative ai gruppi dei flessori ed estensori del polso.
Artropatie
Infine, le articolazioni del polso possono essere soggette a condizioni infiammatorie e degenerative, quali artrosi (dovuta principalmente al sovraccarico) e artrite reumatoide (di origine autoimmune).
In tutti questi casi, l’esecuzione abituale, supervisionata e guidata da uno specialista del movimento di esercizi di allungamento e rinforzo del polso rappresenta un importante elemento di prevenzione.
Prevenzione in ambito lavorativo
La prevenzione delle patologie del polso in ambito lavorativo richiede un approccio multidisciplinare e integrato, che coinvolga datori di lavoro, lavoratori e professionisti della salute occupazionale. Le strategie preventive si articolano su diversi livelli:
Ergonomia
L’ottimizzazione dell’ambiente di lavoro è fondamentale per ridurre lo stress biomeccanico sul polso:
- Corretta regolazione delle altezze di scrivania e sedia e corretto posizionamento di mouse e tastiera.
- Utilizzo di strumenti dotati di impugnatura adeguata che permettano una presa salda di tipo “grip” (a piena mano).
- Rotazione delle mansioni per variare i movimenti e ridurre i gesti ripetitivi continui.
- Pianificazione di pause regolari per permettere il recupero muscolare.
In particolare, nel metodo OCRA, utilizzato per valutare il rischio da movimenti ripetitivi, vengono considerate come a rischio le deviazioni estreme di polso, oltre i 45° di flesso-estensione, i 24° di deviazione ulnare (ovvero, dal lato del mignolo) e i 15° di deviazione radiale (dal lato del pollice).
Si considerano inoltre tutte le prese non effettuate in presa grip, come ad esempio quando si afferra un oggetto tra pollice e indice (una penna, una chiave), o si solleva un oggetto grande senza maniglie.
Formazione e informazione
L’educazione dei lavoratori è cruciale per la prevenzione efficace, ad esempio tramite corsi sulla corretta ergonomia della postazione di lavoro, programmi di riscaldamento prima dell’inizio del turno di lavoro e seminari sulle tecniche di sollevamento e corretto utilizzo dei dispositivi di protezione e supporto.
Esercizio fisico
L’esercizio fisico, in assenza di dolore e controindicazioni, e adeguatamente supervisionato è un fantastico alleato per mantenere in salute i polsi:
- Esercizi di stretching e mobilità:
- Estensione e flessione del polso.
- Circonduzioni del polso.
- Esercizi di neurodinamica per ripristinare lo scorrimento del nervo mediano.
- Esercizi di rinforzo muscolare, con pesi leggeri o bande elastiche, come flessioni ed estensioni concentriche o eccentriche.
Conclusioni
La comprensione dell’anatomia del polso, delle sue patologie più comuni e delle strategie preventive è fondamentale per la salvaguardia della salute dei lavoratori. L’implementazione di un approccio integrato che combini interventi ergonomici, formazione ed esercizio sono tutti mattoncini che vanno a costruire una strategia di riduzione dell’incidenza e della gravità delle patologie del polso in ambito lavorativo.
Bibliografia
- Hassan, A., Beumer, A., Kuijer, P. P. F. M., & van der Molen, H. F. (2022).. Work-relatedness of carpal tunnel syndrome: Systematic review including meta-analysis and GRADE. Health science reports, 5(6), e888. https://doi.org/10.1002/hsr2.888
- Sevy JO, Sina RE, Varacallo M. . Carpal Tunnel Syndrome. [Updated 2023 Oct 29]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK448179/