Salute e benessere

Nordic Walking e le patologie croniche

Il Nordic Walking, o camminata nordica, è un tipo di attività sportiva praticata con dei bastoncini appositamente studiati per questa disciplina, simili a quelli utilizzati per lo sci di fondo. Consiste in una camminata a passo sostenuto che coinvolge la muscolatura degli arti superiori e del busto, che contribuiscono alla propulsione del corpo durante il passo. Sebbene esista una tecnica di esecuzione ben precisa, si può definire il Nordic Walking come una attività sportiva alla portata di tutti.

Nordic Walking e camminata a confronto

La pratica del Nordic Walking, grazie al coinvolgimento simultaneo degli arti superiori ed inferiori, garantisce un dispendio energetico ed un impegno cardiovascolare maggiore rispetto alla pratica di una semplice camminata. La pratica regolare, porta ad un miglioramento della capacità aerobica e della forza muscolare, con una riduzione della frequenza cardiaca a riposo e della pressione sanguigna. A confronto con la camminata, nel Nordic Walking si ha un affaticamento della muscolatura degli arti inferiori ridotto, grazie al supporto dato dall’uso delle bacchette. Questo favorisce la pratica anche alle persone che presentano una ridotta forza muscolare o poca tolleranza allo sforzo (ad es. anziani, soggetti con Parkinson, in fase di remissione da tumore, sovrappeso od obesi).

I benefici del Nordic Walking

Negli ultimi anni sono sempre più frequenti l’organizzazione dei gruppi di cammino, compreso il Nordic Walking. Ma quali sono i benefici del Nordic Walking per i soggetti con Parkinson o anziani?

Nordic Walking e Parkinson: i benefici

Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa ad evoluzione lenta e progressiva, che coinvolge alcune funzioni del controllo motorio e dell’equilibrio. I sintomi principali della patologia sono tremore a riposo, rigidità, bradicinesia, acinesia e disturbi dell’equilibrio. La pratica di esercizio fisico aiuta nella sintomatologia e porta benefici con miglioramento della capacità funzionale e della qualità di vita.
La pratica del Nordic Walking in soggetti con morbo di Parkinson è stata approfondita in due diverse revisioni sistematiche, pubblicate nel 2017 (Cugusi et al., Bombieri et al.). Secondo gli autori, il Nordic Walking porta benefici con miglioramento della sintomatologia motoria e della performance funzionale. In oltre, i soggetti che praticavano Nordic walking hanno mostrato un miglioramento motorio, della qualità di vita, della capacità di attenzione e concentrazione, ed una riduzione del dolore, maggiore rispetto a chi praticava camminate o protocolli di flessibilità e rilassamento.
L’utilizzo dei bastoncini può facilitare la camminata e favorire la stabilità posturale durante la deambulazione, contrastando la tendenza alla flessione del tronco in avanti tipica di questa patologia. In aggiunta, l’uso dei bastoncini comporta delle oscillazione delle braccia, fornendo uno stimolo importante ai parkinsoniani. Infatti, la ridotta capacità d’utilizzo delle braccia costituisce uno dei primi sintomi della malattia, aumentando l’instabilità posturale e, di conseguenza, il rischio di caduta. 
Un ulteriore dato interessante da considerare riguarda l’aderenza alla partecipazione; infatti, almeno l’87% dei soggetti inclusi dei diversi studi ha portato a termine l’intervento. Ciò conferma come questo tipo di attività sia ben tollerato dai soggetti affetti da Parkinson, sia in termini di impegno motorio che di coinvolgimento emotivo.
Nonostante la maggior parte dei risultati emersi risultino favorevoli al proporre il Nordic Walking come attività efficace per i soggetti affetti dal morbo di Parkinson, la grande eterogeneità e le discrepanze metodologiche degli studi analizzati non consentono, attualmente, di tratte conclusioni totalmente condivise. Sulla base di queste evidenze e considerando anche l’assenza di controindicazioni alla pratica fin ora registrate, possiamo affermare che il Nordic Walking può rappresentare un’attività fruibile non solo dai soggetti sani, ma anche affetti da morbo di Parkinson.

Nordic Walking in soggetti anziani: i benefici

Con l’invecchiamento si ha una riduzione della performance fisica, che comporta anche una riduzione della capacità d’equilibrio con un aumento del rischio di caduta. Una revisione sistematica pubblicata nel 2017 da Bullo e colleghi, ha analizzato i benefici della pratica del Nordic Walking in soggetti anziani, mostrando miglioramenti a livello di forza muscolare, performance aerobica, composizione corporea ed equilibrio dinamico. In oltre, il Nordic Walking sembra essere più efficace della camminata e dell’allenamento di forza nel migliorare la qualità della vita e la flessibilità muscolare. Per questo, il Nordic Walking può essere consigliato a soggetti anziani, con una integrazione di attività specifica per l’equilibrio statico e la forza degli arti inferiori.

  • Bullo V. et al.. Nordic Walking can be incorporated in the exercise prescription to increase aerobic capacity, strength and quality of life for elderly: a systematic review and meta-analysis
  • Bombieri et al. . A systematic review of Nordic Walking in Parkinson disease
  • Cugusi L. el al.. Effects of a Nordic Walking program on motor and non-motor symptoms, functional performance and body composition in patients with Parkinson's disease