Illuminazione scorretta e alterazioni posturali
Da quando è stata scoperta l’elettricità, ogni luogo frequentato dall’uomo è stato battezzato con un’enorme varietà di lampade e lampadine. Illuminazione che è diventata parte essenziale e fondamentale del nostro quotidiano, sia a casa ma soprattutto a lavoro. Avere una buona e adeguata illuminazione ci permette di lavorare meglio, essere produttivi, evitare il classico fastidio da occhi rimasti troppo tempo incollati davanti al monitor e ci aiuta a prevenire l’insorgenza di disturbi muscoloscheletrici specialmente del tratto cervicale. In sostanza, illuminazione e postura sono più collegate di quanto non si pensi.
Ma cosa succede quando non viene data la giusta attenzione all’illuminazione?
Se la nostra postazione di lavoro è poco illuminata e in modo scorretto possono presentarsi difficoltà nello svolgimento delle mansioni, peggiorare la salute visiva e discomfort al nostro sistema muscoloscheletrico. Proprio per questo il tema dell’illuminazione è regolamentato da due normative: Il D.Lgs 81/2008 negli allegati IV “Requisiti dei luoghi di lavoro” e XXXIV “Videoterminali” e UNI EN 12464, secondo cui ogni azienda deve stilare la valutazione del rischio di illuminazione.
Secondo queste normative l’illuminazione deve essere sufficiente a garantire un giusto contrasto tra schermo e ambiente circostante, evitando gli eventuali riflessi o bagliori dati da finestre o pareti di colore traslucido o molto chiaro.
Una scorretta illuminazione si ha quando:
- sono presenti abbagliamenti diretti, riflessi o contrasti eccessivi;
- sono assenti schermature alle finestre e alle fonti di luce artificiale;
- il computer è disposto con la finestra di fronte o di spalle;
- la luminosità non è neutra (luci troppo fredde o troppo calde).
In ufficio la condizione più frequente è conosciuta con il nome di “Computer vision syndrome (CVS)” la quale rimanda a una serie di sintomi correlati al lavoro prolungato davanti al computer, aggravati da un’eventuale illuminazione non adeguata.
I sintomi sono classificati in “internal ocular symptoms” (tensione e dolore oculare), “external ocular symptoms” (offuscamento e visione doppia) e “disturbi muscoloscheletrici” (dolore al collo e alle spalle).
I principali fattori associati alla CVS sono proprio i fattori ambientali tra i quali un’illuminazione inadeguata, la posizione dello schermo e la distanza dal monitor rispetto alla persona. Altri fattori associati riguardano invece le capacità visive della persona come eventuali disturbi visivi e anomalie del dotto lacrimale.
Proprio come discusso in un nostro recente articolo, le conseguenze nel campo visivo sono le più conosciute, ma cosa sappiamo delle conseguenze che potrebbero esserci per la nostra postura?
Diversi articoli dimostrano come una scarsa o non adeguata illuminazione nel nostro luogo di lavoro, può portarci inevitabilmente ad assumere una postura scorretta e incurvata in avanti per mettere a fuoco o leggere meglio ciò che troviamo nel nostro schermo. Questa posizione non mette in tensione solo le nostre spalle ma anche i muscoli della nostra schiena, che si ritroveranno in una posizione di allungamento e immobilità per la maggior parte della giornata. Questa posizione statica protratta nel tempo può indurre una diminuzione dell’irrorazione sanguigna (data la mancanza di movimento del muscolo), affaticamento e intorpidimento della nostra muscolatura.
In più, se non abbiamo un’illuminazione adeguata, possiamo ritrovarci a lavorare con la testa flessa in avanti mettendo in tensione il muscoli cervicali per lungo tempo. Se poi lo schermo del nostro computer si trova più basso rispetto alla linea degli occhi ecco che livello di tensione del nostro trapezio aumenterà favorendo l’insorgenza di fastidi e dolori in questa zona. Questo muscolo infatti, inserendosi a livello della nuca, gestisce la maggior parte del carico cervicale. Recenti studi dimostrano come il nostro trapezio si ritrova a sostenere diversi carichi a seconda dei gradi di flessione della nostra testa: a 60 gradi di flessione anteriore, il trapezio deve sostenere quasi 30 chili!
E, se ci pensate, nella maggior parte dei casi è proprio la posizione che assumiamo durante il nostro orario di lavoro in ufficio.

Straker et al. hanno studiato come l’utilizzo di computer e dispositivi elettronici, oltre che aumentare l’anteposizione di spalle e capo, vada ad aumentare anche la lordosi lombare specialmente per il genere femminile.
In aggiunta, una posizione di ipercifosi data dall’utilizzo prolungato di computer con un’illuminazione non adeguata, ci induce a inclinare la testa, chiudere le spalle in avanti con una conseguente retrazione dei muscoli accessori-respiratori (zona toracica) aumentando il rischio di andare incontro alla Sindrome dello stretto toracico.
Quali sono i consigli che possiamo mettere in atto per alleviare l’affaticamento visivo e la tensione muscolare?
- Cerchiamo di ottimizzare la luce naturale nell’ambiente di lavoro posizionandoci in modo tale da non avere riflessi sul monitor e sulle aree di lavoro.
- Per evitare riflessi che possono affaticare la vista facciamo in modo che la fonte di luce venga collocata a lato e non frontalmente o posteriormente.
- Avere una tenda o delle persiane ci può aiutare a regolare la luminosità proveniente dall’esterno.
- Regoliamo la luminosità sia del nostro monitor, sia delle luci dell’ufficio a seconda del periodo della giornata.
- Per alleggerire il carico e la tensione dei nostri muscoli cervicali cerchiamo di riallineare il bordo superiore del nostro monitor all’altezza dei nostri occhi. In questo modo andiamo a correggere la nostra postura evitando l’insorgenza di spiacevoli fastidi.
- Esercizi di stretching e allungamento aiutano il nostro corpo a rompere la staticità e ridurre la sedentarietà.
- Fare esercizi di rinforzo per il trapezio e i muscoli delle spalle ci aiuta ad assumere un atteggiamento di apertura di spalle e collo, utile a migliorare la nostra postura e prevenire dolori muscoloscheletrici.
BIBLIOGRAFIA:
- Lin, C. W., Yeh, F. M., Wu, B. W., & Yang, C. H. (2019).. The effects of reflected glare and visual field lighting on computer vision syndrome. Clinical & experimental optometry
- Da Silva, L. B., Coutinho, A. S., da Costa Eulálio, E. J., & Soares, E. V. (2012).. School furniture and work surface lighting impacts on the body posture of Paraíba's public school students.
- David, D., Giannini, C., Chiarelli, F., & Mohn, A. (2021). Text Neck Syndrome in Children and Adolescents.
- Straker, L.M.; O’Sullivan, P.B.; Smith, A.. Computer use and habitual spinal posture in Australian adolescents.