Nutrizione, Salute e benessere

Approvato il DDL Obesità: di cosa si tratta e perché è importante

DDL Obesità

Il primo ottobre 2025 è stato approvato in via definitiva il “DDL Obesità”, che prevede il riconoscimento dell’obesità come una patologia cronica e detta la linea d’azione per la prevenzione e il trattamento di questa condizione.

Come esposto nel comunicato del 20 marzo 2024, con cui il DDL Obesità è stato inizialmente presentato, in Italia l’obesità colpisce il 12% della popolazione, mentre per il sovrappeso si sfiora la metà degli adulti (46% della popolazione adulta), mentre le rispettive percentuali per l’obesità giovanile (fascia 5-19 anni) si assestano al 9,6% e 37%. Infine, in un altro preoccupante report recentemente pubblicato dall’Unicef, leggiamo che quest’anno, per la prima volta, la prevalenza globale di obesità infantile ha superato quella di sottopeso infantile (9,4% vs 9,2%).

DDL Obesità
Feeding Profit; © UNICEF/Reuter

Con questo ddl, l’obesità viene inserita nella lista delle patologie croniche, e fatta rientrare nei LEA, i livelli essenziali di assistenza, dando quindi diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa. Il Ministero della salute si è anche impegnato a pubblicare un “Piano nazionale di contrasto all’obesità”, di durata triennale, che specifica le politiche nazionali per:

  • La prevenzione e diagnosi, anche tramite campagne di screening.
  • Il pieno acceso a cure e servizi psicologici, chirurgici, nutrizionali, e farmaceutici.
  • La creazione di reti regionali d’assistenza, che saranno integrate con i centri di chirurgia bariatrica, le farmacie, case e ospedali di comunità.
  • Le attività di formazione e aggiornamento per studenti, medici, pediatri, personale del SSN, e farmacisti (con uno stanziamento iniziale di 400’000 euro).
  • L’avviamento di campagne informative e di sensibilizzazione sugli stili di vita sani e per eliminare lo stigma sociale che circonda l’obesità.

Il DDL Obesità, quindi, ribadisce la necessità di un approccio multidisciplinare e integrato, come leggiamo anche nell’articolo 5, che prevede di promuovere e coordinare azioni di informazione e sensibilizzazione per la popolazione generale, che coinvolga gli istituti scolastici, medici e pediatri, farmacie e amministrazioni locali, finalizzate a diffondere la conoscenza dei corretti stili di vita, promozione dell’attività fisica e riduzione della sedentarietà.

Per monitorare l’attuazione delle azioni e campagne intraprese verrà anche istituito un Osservatorio nazionale per lo studio dell’obesità, che si occuperà anche di presentare una relazione annuale su dati epidemiologici e sugli avanzamenti tecnico-scientifici in materia.

Con questa misura, l’Italia prende una posizione forte e pionieristica, che inquadra la lotta all’obesità come uno sforzo sociale e un obiettivo di salute fondamentale per i cittadini, e sembra muoversi anche lungo i binari poggiati nel World Obesity Day del 4 Marzo 2025, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, incentrato sul cambio di prospettiva dalla responsabilità individuale al riconoscimento di un ambiente obesogenico. È ormai evidente, infatti, che serva un approccio integrato, che tenga conto delle pressioni ambientali che portano a condurre uno stile di vita sedentario, e di diffondere invece la cultura del mangiare sano e dell’attività fisica, in grado di prevenire l’insorgere di questa patologia cronica.

Bibliografia

  • Legge 3 ottobre 2025, n. 149. Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità, in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 235 del 9 ottobre 2025
  • United Nations Children’s Fund (UNICEF), 2025.. Feeding Profit. How food environments are failing children. Child Nutrition Report 2025, UNICEF, New York, September 2025