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Vertigini da cervicale: facciamo chiarezza

Molto spesso si sente parlare di vertigini o giramenti di testa da cervicalgia, ovvero quella sensazione di instabilità che si associa e sembra derivi da dolore e tensione cervicale. Negli articoli diffusi sul web però i pareri sono discordanti, tra chi sostiene che le vertigini possano avere tra le cause anche quella cervicale e chi nega questo legame. Ma cosa dice la letteratura scientifica sulle vertigini da cervicalgia? E come si risolvono? Ci siamo affidati ad una recente revisione sistematica per fare chiarezza.

Vertigini e “dizziness”

In inglese si distinguono due termini: “vertigo”, che è l’equivalente di vertigini, e “dizziness” che invece non ha una traduzione letteraria. Pertanto, mentre la vertigine è la falsa percezione di movimento di sé stessi o dell’ambiente circostante, la dizziness comprende quattro sintomi tra cui la vertigine, il disequilibrio, la presincope e la sensazione di leggerezza alla testa. Se volessimo associare un termine corretto a dizziness, si potrebbe similmente utilizzare “instabilità” o “senso di sbandamento”.

In generale, il nostro equilibrio e l’orientamento dipendono dall’integrazione tra sistema vestibolare, sistema nervoso (la propriocezione) e sensoriale (la vista), e qualsiasi disfunzione in questa comunicazione si traduce in una falsa percezione di movimento o nella difficoltà di mantenere l’equilibrio.

Data la variabilità di condizioni mediche che possono dare questo quadro di sintomi, a livello clinico le vertigini e sbandamenti sono spesso un rompicapo per i professionisti sanitari. Nella maggior parte dei casi l’origine sono le problematiche all’orecchio, quindi le cause vestibolari, e quelle neurologiche, tra cui primeggiano emicranie e patologie degenerative come la sclerosi multipla. Il senso di sbandamento può anche essere generato da traumi, tensioni muscolari, disordini degenerativi e infiammazione alla zona cervicale, secondo un meccanismo di alterazione della propriocezione: l’informazione alterata dei propriocettori al sistema nervoso centrale comporta un’alterazione del controllo posturale della testa e del corpo in generale e dunque un mismatch tra i sistemi dell’equilibrio.

Cos’è la propriocezione?

La propriocezione è la capacità di percepire la propria posizione nello spazio senza il supporto della vista ed è resa possibile da recettori, detti appunto propriocettori, posizionati in articolazioni, tendini, muscoli e nell’orecchio. Questi inviano al sistema nervoso centrale un segnale di posizione del corpo nello spazio per produrre ed elaborare la risposta esecutiva.

In base alla zona nella quale sono localizzati, i propriocettori prendono nomi diversi:

  • Nel muscolo, i fusi neuromuscolari sono sensibili alla variazione di lunghezza.
  • Nelle capsule articolari, prendono il nome di Corpuscoli di Ruffini.
  • Nella giunzione muscolo-tendinea, l’Organo tendineo del Golgi legge i cambiamenti di tensione.

Tutti i muscoli e i tendini contengono queste strutture, anche i muscoli del rachide cervicale che quindi assumono un ruolo centrale nel mantenimento dell’equilibrio e dell’orientamento. In particolare, nel collo è stata trovata una concentrazione molto alta di Corpuscoli di Ruffini: secondo molti autori, è la presenza di un’iperattività non armonica dei recettori cervicali a causare sbandamento e vertigini.

Classificazione delle vertigini cervicogeniche

Le vertigini da cervicalgia possono essere causate da problematiche nervose e vascolari, secondo la classificazione schematizzata dalla revisione di Devaraja K. (2018):

Classificazione vertigini da cervicale

A loro volta, le cause nervose si suddividono in disturbi della propriocezione e del sistema simpatico.

In tutti i casi, i meccanismi che spiegano le vertigini ad origine cervicale sono essenzialmente tre:

  • Disturbi alle vertebre cervicali: è il caso della spondilolisi cervicale, una patologia degenerativa del tratto cervicale che consiste nella frattura di una parte di vertebra chiamata istmo. Tra i sintomi della patologia figura anche l’instabilità, che ha durata variabile da minuti a ore, si genera con la rotazione del collo e si associa a rigidità nucale. In questo caso, le vertigini sono determinate da un segnale alterato da parte dalle articolazioni cervicali, quindi dei recettori, ai nuclei vestibolari.
  • Cause muscolari: è il meccanismo che spiega la sensazione di vertigini nel colpo di frusta, dall’inglese “Whiplash associated disorder”, ovvero l’accelerazione-decelerazione del collo a seguito di collisioni e impatti traumatici, che causa un danno alle strutture del collo. In questa problematica, oltre ai danni al labirinto legati alla concussione, può esserci ipertono cervicale e lombare che sembra alterare la percezione di equilibrio da parte del sistema nervoso centrale.
  • Problemi vascolari: in alcuni disturbi, l’interruzione del flusso sanguigno durante la rotazione del collo può provocare vertigini e sensazione di instabilità, come accade nella sindrome di Bow Hunter.

Trattamento: perché la combinazione tra terapia manuale ed esercizio funziona?

Il trattamento, pertanto, dipende anche dalla causa. Al di là dei problemi vascolari, che richiedono un trattamento specifico per la riduzione dei sintomi, in presenza di disturbi cervicali alle articolazioni e ai muscoli la soluzione più efficace risulta essere la compresenza di terapia manuale ed esercizio fisico, composto da esercizi di mobilità, rinforzo e allungamento insieme ad esercizi vestibolari (esempio nell’immagine sottostante): il trattamento induce degli effetti neurofisiologici nel rachide cervicale, come la riduzione di tensione muscolare o di infiammazione.

  • De Vestel C. et al. (2022). Systematic review and meta-analysis of the therapeutic management of patients with cervicogenic dizziness
  • Minguez - Zuazo Ana (2016). Therapeutic patient education and exercise therapy in patients with cervicogenic dizziness: a prospective case series clinical study
  • Devaraja K. (2018). Approach to cervicogenic dizziness: a comprehensive review of its<br /> aetiopathology and management